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La sua nuova vita cominciò alla morte del fratello Carlomartello, Re titolare d'Ungheria, avvenuta a Napoli, il 12 agosto 1295, allorquando, da secondogenito, divenne erede universale di quattro regni. Essi erano: 1. Napoli; 2. Gerusalemme; 3. Ungheria; 4. Sicilia. Quindi, come figliuolo maggiore di tutti quelli che restavano in casa, fu erede non solo del regno di Napoli e di Gerusalemme, ma eziandio della Contea di Provenza in Francia. Ma Re Giacomo di Castiglia, lo fece prigioniero e liberò il padre, in cambio della mano della figlia Sancia per Roberto e così saltò tutto, ma Luigi ebbe la cattedra vescovile senza essere mai stato prete e poco dopo morì e fu fatto santo. Con le sue reliquie, genitori e parenti, fondarono numerose chiese, poi divenute celebri e servite agli Angioini per rafforzare il potere politico a danno dei Castigliani. A lui si deve il ritrovamento della Madonna di San Luca conservata, donata e venerata a Casaluce di Aversa dal santo nato a Nocera dei Pagani, o forse a Lucera di Foggia, che prese forma fra i ruderi dell'Ate di Lucerinum di Arechiana memoria.